Taormina, una perla che non ha mai smesso di brillare. Dagli anni '50 ai '70, un'epoca di straordinarie trasformazioni che l'hanno consacrata a leggenda, tra il glamour del cinema e le nuove tendenze culturali.
Taormina, 1955. L'aria profuma di gelsomino e salsedine, ma anche di polvere da sparo dei flash dei fotografi. Non e Hollywood, ma poco ci manca. Negli anni Cinquanta, questa perla siciliana si trasforma in un vero e proprio palcoscenico a cielo aperto per la "Dolce Vita" internazionale. Tra l'incanto del Teatro Antico e le terrazze fiorite degli hotel di lusso, si incontravano i volti piu celebri del cinema e della mondanita.
Dopo la guerra, Taormina risplende di una luce magnetica, diventando il rifugio preferito delle star. Immaginate: Elizabeth Taylor e Richard Burton, con le loro passioni tempestose, animare i balconi del leggendario San Domenico Palace. O la grazia di Audrey Hepburn sorridere timida passeggiando per Corso Umberto, in cerca di un momento di quiete.
Il Grand Hotel Timeo, con la sua vista mozzafiato, era un altro fulcro, ospitando figure come Marlon Brando o la discreta Greta Garbo. Questi luoghi non erano solo alberghi, ma testimoni silenziosi di storie che avrebbero riempito le pagine delle riviste di gossip di tutto il mondo.
Il Teatro Antico non era solo un monumento, ma un salotto sotto le stelle. Qui, le prime edizioni del Taormina Film Fest vedevano sfilare icone come Gregory Peck o la radiosa Sofia Loren. I fotografi erano ovunque, pronti a immortalare ogni gesto, contribuendo a costruire la leggenda. Le notti erano illuminate dalle feste esclusive dove il cinema e la vita si fondono in una danza irresistibile.
La stampa internazionale convergeva su Taormina, rendendola un centro nevralgico per fotografi e giornalisti. Ogni arrivo, ogni festa, ogni piccolo scandalo era amplificato, trasformando le strade in vere e proprie passerelle.
Questo afflusso di celebrita porto a Taormina un periodo di grande prosperita. Nuovi alberghi e ristoranti aprivano, le attivita commerciali fiorivano. I taorminesi impararono a convivere con i "forestieri" illustri, sviluppando una discrezione innata. Molti ebbero l'opportunita di lavorare a contatto con i divi, creando aneddoti e storie tramandate che ancora oggi arricchiscono il folklore locale. Il carattere di Taormina, accogliente ma fiero, si forgio' anche in quegli anni.
Gli anni '70 videro Taormina attraversare una trasformazione, mantenendo il suo fascino ma con un'atmosfera piu matura. Il glamour si fuse con nuove tendenze culturali e sociali, aprendosi a un turismo piu variegato e a una programmazione culturale piu strutturata.
Il Taormina Film Fest continuo a crescere, attirando registi emergenti e attori che avrebbero definito il decennio successivo. Nomi come Liv Ullmann, Jodie Foster, e registi del calibro di Stanley Kubrick e Martin Scorsese visitarono il festival, confermando Taormina come un punto di riferimento per il cinema d'autore.
Non solo cinema: gli anni '70 videro Taormina affermarsi come centro per l'arte. Mostre d'arte contemporanea trovarono spazio, e il celebre scultore Pietro Consagra espose le sue opere qui nel 1977, unendo il suo linguaggio moderno alla classicita' dei luoghi.
Il turismo mantenne un livello elevato, ma con un'evoluzione: accanto all'elite, arrivarono anche visitatori piu giovani, attratti dalla bellezza naturale e dalla vivace scena culturale. L'atmosfera divenne forse meno esclusiva e piu accessibile, pur conservando un'aura di raffinatezza.
Gli anni '70 furono anche un periodo di grandi cambiamenti sociali e politici in Italia. Taormina, pur restando un'isola felice, rifletteva queste tendenze nella moda e nello stile di vita, con abiti piu fluidi e acconciature piu libere.
Taormina, ieri come oggi, continua a essere un luogo di incontro tra passato e futuro, un palcoscenico naturale per storie che non smettono mai di affascinare.